Il 25 agosto è entrata in vigore la Riforma Nordio, ma cosa prevede la legge?
Vediamolo in pochissimi punti:
-ABOLIZIONE DEL REATO DI ABUSO D’UFFICIO: Con la riforma è stato abrogato il reato dell’abuso d’ufficio che era disciplinato dall’art. 323 c.p. Nonostante l’abolizione rimangono in vigore le normative che regolano le funzioni della Pubblica amministrazione nello specifico la disciplina che regola i concorsi pubblici.
-REATO DI TRAFFICO DI INFLUENZE ILLECITE: Il Ddl Nordio porta ad una modifica di tale fattispecie di reato che è disciplinato dall’art. 346 c.p. limitando la punibilità solo in determinati casi, ovvero:
1. Intenzionale sfruttamento delle relazioni con il pubblico ufficiale;
2. relazioni esistenti e non più solo asserite;
3. utilità economica (data o promessa);
4. versamento a fine remunerativo.
Vi è un aumento della pena edittale che viene alzata a 1 anno e 6 mesi per il minimo edittale, mentre la massima è pari a 4 anni e 6 mesi.
-DIVIETO DELLE INTERCETTAZIONI CHE COINVOLGONO TERZI: Il Ddl Nordio pone un limite alle intercettazioni ponendo un divieto di riportare dati e conservazioni che attengono a soggetti terzi, tale limite è stato introdotto al fine di tutelare i diritti delle persone non coinvolte.
-TUTELA DELLE COMUNICAZIONI TRA IMPUTATO E DIFENSORE: sul punto vengono aggiunti due commi all’interno dell’art. 103 c.p.p., ovvero:
1. il divieto di acquisizione da parte dell’autorità giudiziaria delle comunicazioni tra difensore e imputato in qualsiasi forma, salvo che ci siano fondati motivi che si tratti del corpo del reato;
2. l’autorità giudiziaria e gli organi delegati dovranno interrompere le operazioni di intercettazione se la comunicazione è fra quelle vietate.
-DIVIETO DI PUBBLICAZIONE DELL’AVVISO DI GARANZIA: Il ddl Nordio vieta anche di pubblicare l’avviso di garanzia, imponendo ai giornalisti di limitarsi a descrivere sommariamente i fatti.
-IL PUBBLICO MINISTERO NON PUO’ APELLARE I PROSCIOGLIMENTI: il divieto del Pubblico Ministero di appellare le sentenze di proscioglimento per i reati previsti dalla citazione diretta in giudizio.
-L’APPLICAZIONE DELLE MISURE CAUTELARI: l’applicazione delle misure cautelari richiesta deve passare da una composizione collegiale composta da 3 magistrati, e non solo dal Giudice per le indagini preliminari. L’indagato dovrà inoltre essere avvertito con un preavviso minimo di 5 giorni.
-AUMENTO DELL’ORGANICO DELLA MAGISTRATURA: con la Riforma si prevede un aumento del ruolo organico della magistratura da destinare alle funzioni giudicanti di primo grado.
-PRECLUSIONE AI MILITARI CON LA CONDANNA: la Riforma prevede una modifica al Codice dell’Ordinamento militare con cui si impone la preclusione dell’avanzamento di carriera soltanto in caso di condanna di primo grado per delitti non colposi.
-GIUDICI POPOLARI CORTE D’ASSISE: Il requisito anagrafico per l’entrata dei giudici popolari in Corte d’Assise è stato fissato a 65 anni, requisito che deve sussistere al momento della nomina.
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